Si è concluso nel pomeriggio di sabato 3 giugno, al Cinema Eliseo, il laboratorio di teatro del biennio con l'ultima replica dello spettacolo “Il Veleno di Shakespeare”. I ragazzi, diretti dallo psicologo e regista Sergio Basti e coordinati dalla prof.ssa Franca Solfrini, hanno debuttato nella serata di venerdì scorso e replicato nella mattinata di sabato per alcune classi del Liceo che hanno potuto gustare un'antologia shakespeariana davvero interessante.
La selezione di scene tratte da “Amleto”, “Romeo e Giulietta” e “Antonio e Cleopatra” ha come filo conduttore il veleno.Veleno che può essere una sostanza mortale, come quello che ha ucciso il padre di Amleto, quello assunto da Romeo accanto alla sua Giulietta che crede morta o quello del morso dell'aspide a Cleopatra che preferisce il suicidio all' umiliazione della sconfitta. Ma esiste un fiele altrettanto potente e fatale: quello che si insinua nella mente dell'uomo e porta alla follia, come nel caso di Ofelia, estenuata dalla sofferenza per l'abbandono di Amleto o ad una ottusa rivalità fra famiglie, vittima della quale anche l'innocente Mercuzio o alla sete di potere. Non a caso ad aprire e chiudere lo spettacolo si sentono da dietro le quinte le voci delle streghe del “Mac Beth” che sembrano, mescolando nel loro calderone, trasformare le passioni umane in atroci delitti.
Accanto alle scene più note al grande pubblico, come la morte di Romeo e Giulietta, recitate da attori in erba, ma davvero di talento, il regista decide di inserire anche scene secondarie come quelle in cui personaggi come la nutrice di Giulietta, l'eunuco o l'ancella Carmiana acquistano una nuova luce; o come la scena seconda dell'atto terzo di Amleto, che funge in questo spettacolo da cornice. I ragazzi del laboratorio hanno sicuramente fatto loro le parole con cui Amleto in tale scena ammonisce la compagnia di attori che dovranno recitare per lui: "Accorda l'azione alla parola, la parola all'azione, con questa particolare avvertenza, di non andare mai oltre la moderazione della natura. Perché ogni eccesso in questo è lontano dallo scopo del teatro, il cui fine, agli inizi come ora, è stato sempre ed è di porgere, diciamo, uno specchio alla natura". (Amleto. atto III. sc. 2)
Prof.ssa Franca Solfrini
Categoria: Attività 2016-2017 | Data di pubblicazione: 06/06/2017 |
Sottocategoria: Progetti didattici | Data ultima modifica: 02/10/2017 09:44:00 |
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