E' uscito per le edizioni San Paolo
il libro "La cattedrale d'Europa" di Luca Nannipieri:
"La Sagrada Familia rappresenta in Europa l'esempio massimo
di quanto possono fare le libere insorgenze di associazioni e comunità
quando si uniscono attorno al mistero della bellezza,
ben più e ben al di là degli Stati, delle Leggi
e degli Apparati di tutela e conservazione"
E' uscito nelle librerie il libro "La cattedrale d'Europa. La Sagrada Familia, la sfida di Gaudì alla modernità" (edizioni San Paolo, 8,50 euro). L'autore è Luca Nannipieri, saggista, che scrive di arte e beni culturali sui quotidiani Il Giornale ed Europa.
La tesi del libro è una rilettura controcorrente di uno dei monumenti artistici più visitati al mondo: la Sagrada Familia di Antoni Gaudì a Barcellona. Per Nannipieri, Antoni Gaudì (1852-1926) ha costruito un popolo attorno alla cattedrale, ben più che la cattedrale stessa. <<Chi ammira soltanto la bellezza travolgente della chiesa non capisce quasi nulla della sfida che Gaudì ha voluto lanciare al nostro tempo>> afferma Nannipieri, che prosegue:
<<La bellezza della Sagrada Familia non è tanto nel suo stile, ma nel suo essere in costruzione, nel suo venire su grazie alla volontà di libere donazioni, liberi lavori offerti gratuitamente, libere consegne donate affinchè venisse realizzata. Non è un'opera voluta da un imperatore, o da un pontefice, o da una cerchia di aristocratici. E' una grande chiesa costruita grazie a donazioni, iniziata grazie alla volontà di una piccola associazione di fedeli di San Giuseppe, che ha cominciato a raggranellare soldi, aiuti, sostegni, appoggi. Poteva diventare una piccola o una modesta chiesa, ma poi è arrivato Gaudì. E mentre la elaborava con schizzi, progetti, disegni, abbozzi, ha iniziato nel tempo stesso ad aggregarci persone, a richiamare gli individui affinché avessero cura di questa chiesa. "Per realizzarla dobbiamo contribuire tutti, perché deve essere la chiesa di un popolo, di un popolo intero". Diceva Gaudì, e quando è morto parteciparono in 100 mila al suo funerale. E la costruzione della Sagrada Familia non si è fermata con la sua morte, ma è proseguita nonostante la Guerra Civile, la dittatura di Franco, la distruzione di quasi tutto il materiale di studio di Gaudì, nonostante l'assassinio di molte persone che hanno lavorato per l'edificazione di questa cattedrale.
La Sagrada Familia rappresenta in Europa l'esempio massimo di quanto possono fare le libere insorgenze di persone e comunità, ben più e ben al di là degli Stati, delle Leggi e degli Apparati di tutela e conservazione>>.
Francesca Briganti
Ufficio stampa Centro studi umanistici dell'abbazia di San Savino