Aule e locali di studio

  

La città di Cesena , quando si candida ad ospitare la prestigiosa sede di un Liceo governativo, entrando in competizione con altre città romagnole, può contare sui prestigiosi locali della Biblioteca Malatestiana e dell’ex Convento di San Francesco che indubbiamente  la favoriscono.   Così nel giugno del 1861 iniziano i lavori per una nuova sede, che verrà ultimata nel 1864 e che accoglierà fino al 2006 il Liceo.

Inizialmente  il Liceo può contare, oltre alle aule, di una Presidenza con anticamera, di una Chiesa con "ottanta panchi con sedili ed inginocchiatoi", di un laboratorio di Chimica, di un gabinetto di Storia Naturale e, novità, di un gabinetto scientifico.
 
 
Gabinetto scientifico
La realizzazione e il  mantenimento di un gabinetto scientifico in un liceo classico può apparire, ad un'osservazione superficiale, utile ed interessante, ma non necessariamente di primario interesse didattico. Ebbene è proprio questo patrimonio scientifico, gelosamente conservato nel Gabinetto  del Monti e costituito da strumenti, ormai più che centenari , a dimostrare come questa peculiarità risalga  proprio alla nascita del nostro Liceo. Il motivo fondamentale della presenza di tale ricchezza di materiale didattico-scientifico, nel laboratorio di una scuola di indirizzo classico, deve, comunque, ritrovarsi più sostanzialmente in un convincimento, radicato nei docenti del Monti di ieri e di oggi, che riconduce al concetto umanistico  della globalità del sapere e della poliedricità della cultura, quale presupposto della formazione  di cittadini  di buon livello culturale ed intellettuale.
 
 
Il Gabinetto scientifico, istituito grazie ad un fondo ad hoc, stanziato dal governo centrale, viene anno dopo anno arricchito con strumenti scientifici di vario genere, anche se afferenti per la maggior parte al campo della fisica. 
Le prime macchine di fisica saranno fornite dalla ditta milanese di Carlo Dell'Acqua e   costituiranno il corredo del Gabinetto scientifico, per il quale nell'aprile del 1862 viene assunto un “macchinista”.
 
Tra questi strumenti, ancora oggi presenti  nella sezione storico-scientifica del Liceo, ricordiamo alcuni di particolare interesse.
 

ANELLO DI GRAVESANDE
Dal nome dello scienziato olandese Willem Gravesande, questo esperimento di dilatazione dei solidi consiste  nel far passare una sfera di ferro all’interno  di un anello  con diametro di poco superiore; se però la sfera viene riscaldata , pur per pochi secondi,  non riuscirà a passare nuovamente nell'anello se non quando si sarà raffreddata.
 
PARADOSSO DEL CILINDRO 
Questo interessante paradosso meccanico è originato dall’applicazione delle leggi della dinamica dei sistemi. Un cilindro di legno può percorrere in  salita il piano inclinato su cui è adagiato, contravvenendo in apparenza alle leggi del moto. In realtà il cilindro, contenendo al suo interno  un piccolo peso di piombo eccentrico, ovvero spostato  rispetto al suo centro geometrico, può risalire la guida inclinata grazie alla forza peso esercitata dal blocchetto di piombo.
 
STEREOSCOPIO DI HOLMES
Lo stereoscopico è un dispositivo ottico , a forma di mascherina o binocolino, dotato di lenti che serve per riprodurre la tridimensionalità di un'immagine, come viene vista dagli occhi umani. In effetti quando osserviamo un oggetto con entrambi gli occhi, ciò che vediamo è la combinazione di due immagini dello stesso oggetto che arrivano distinte al nostro cervello e da esso sono poi sovrapposte, creando la visione tridimensionale. Lo stereoscopio riproduce tale effetto utilizzando un visore costituito da due obiettivi separati da un setto, da cui ogni occhio indipendentemente vede un'immagine dello stesso oggetto, ma da due angolature diverse, come se fossero osservate con entrambi gli occhi.
 
 

Categoria: Archivio storico on lineData di pubblicazione: 22/05/2014
Sottocategoria: La scuola apre i battentiData ultima modifica: 07/06/2014 13:18:29
Inserita da Anna Ranieri Giovanna Casalboni Rosaura MatassoniVisualizzazioni: 1423
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