A chi non succede, di tanto in tanto, di ripensare agli anni del liceo e chiedersi: sarà cambiato qualcosa rispetto ai miei tempi? Nel mio caso la domanda non era frutto solo di curiosità o di nostalgia, ma di un interesse più profondo. Infatti, dopo aver conseguito la laurea in matematica, ho proseguito i miei studi con una magistrale ad indirizzo didattico, durante la quale è naturale avere particolare attenzione per i cambiamenti che avvengono nel mondo della scuola.
L’occasione per rispondere all’interrogativo è arrivata al momento di scegliere come e dove fare il tirocinio richiesto dall’università. Tra le varie opportunità, la più affascinante era appunto poter tornare in veste diversa nel liceo in cui ero stata studentessa. Grazie alla disponibilità della scuola, ora posso raccontare non solo ciò che ho provato a realizzare nella mia prima esperienza come insegnante, ma anche ciò che ho provato tornando al liceo a quasi sei anni dalla maturità.
La prima impressione è stata di grande cambiamento: nuova sede, più classi e un uso della tecnologia impensabile ai miei tempi. Sperimentare l’utilizzo di strumenti che non avevo conosciuto da studentessa è stato molto stimolante perché, non avendo alcun modello diretto a cui rifarmi, mi sono sentita libera dagli inevitabili condizionamenti di esperienze precedenti.
Nelle classi 1Bc, 2Bc e 3Ac, in cui ho trattato la geometria euclidea, ho previsto dei momenti nel laboratorio di informatica, sfruttato sia per lezioni di tipo frontale con l’ausilio di slide sia per far conoscere ai ragazzi il software Geogebra. In particolare, ho utilizzato una presentazione per introdurre la geometria e il metodo assiomatico-deduttivo alla classe prima (file:
Geometria euclidea) e per riassumere alla terza l’argomento circonferenza e poligoni che non era presente sul libro di testo (file:
Poligoni inscritti e circoscritti). Ai ragazzi di prima ho presentato Geogebra rifacendomi alle costruzioni che ricordavano dalle medie, poi ho utilizzato il software per sottolineare la differenza tra i concetti di uguaglianza e congruenza in geometria. In seconda mi sono invece servita del programma per le costruzioni preliminari di alcune dimostrazioni. In questo modo ogni studente ha prodotto un disegno apparentemente diverso e, da una parte abbiamo evitato di dover rifare più volte la stessa figura vista in situazioni differenti, dall’altra penso sia stato più evidente che, in una dimostrazione, non sono le dimensioni o la posizione della figura sul foglio che determinano la validità del ragionamento, bensì le relazioni geometriche tra gli elementi della rappresentazione (file:
Teorema di equivalenza tra parallelogramma e rettangolo,
Primo teorema di Euclide,
Secondo teorema di Euclide).
Questo tirocinio è stato per me un’esperienza davvero formativa, non solo perché ho potuto mettermi alla prova nell’organizzazione delle lezioni e nella costruzione delle verifiche, ma soprattutto per il confronto sincero e costante con un’insegnante per cui ho grande stima e da cui ho imparato molto. Ringrazio quindi il Liceo Monti e in particolar modo la professoressa Piraccini per avermi accolto e accompagnato nei due mesi appena trascorsi. Infine auguro a tutti i ragazzi di imparare da questa scuola ciò che ha insegnato a me: il metodo, la passione e la tenacia che permetteranno loro di affrontare ogni tipo di sfida e perfino, se vorranno, di studiare matematica!