Come iniziativa di accoglienza delle tre classi prime dell’indirizzo classico (1Ac, 1Bc, 1Cc), l’uscita didattica del 7 novembre 2016 a Verucchio e Pennabilli si è rivelata particolarmente stimolante per i nostri neo-iscritti, accompagnati dai docenti: prof. G. Bianchi, prof. F. Borghesi, prof. R. Neri, prof. M. Piraccini, prof. D. Romanelli, prof. E. Zoffoli.
Al mattino la visita del museo Archeologico Villanoviano ha permesso loro di immergersi nella storia del villaggio villanoviano-etrusco che sorgeva su quella rupe strategica 3000 anni fa.
Gli oggetti ritrovati nelle oltre 600 sepolture della zona hanno interessato molto i nostri ragazzi: chi era attratto dai gioielli di ambra o bronzo, chi invece stupito per i numerosi oggetti in legno e vimini conservati quasi intatti.
Durante il giro delle varie sale si è pian piano focalizzata in loro sia la dimensione della storia come rapporto fra presente e passato sia la consapevolezza che la storia è costruita da tutti gli uomini nelle loro vicende quotidiane e che anche nel passato si possono trovare aspetti della convivenza umana che attraversano i secoli: l’importanza del lavoro, il senso della bellezza, la valorizzazione delle donne e dei bambini, la possibilità di un rapporto sereno con la natura, il rispetto per ogni fase della vita umana.
Nel primissimo pomeriggio si è svolta la visita al museo del Calcolo Mateureka. Attraverso numerose sale-laboratorio hanno sperimentato i concetti e le idee della matematica con l'intento di trasmettere non solo conoscenze ma, principalmente, emozioni. Hanno potuto "osservare" l'infinito e lo zero; "manipolare" il teorema di Pitagora; giocare con i numeri primi e il pi greco; rimanere affascinati da quel numeretto d'oro che fa apparire bello tutto ciò che ci circonda e "scoprire" che la matematica è alla base dell'informatica, di internet, della realtà virtuale, della robotica e che la sua presenza è dentro la nostra vita di tutti i giorni.
Dalle domande rivolte alle guide ma anche dal silenzio attento i nostri alunni hanno dato prova di una “competenza” non da poco: l’inter-esse, cioè il saper mettersi in rapporto con storia antica e la conoscenza matematica attraverso una curiosità giovane ma non superficiale: non auspichiamo altro che nella nostra scuola questo percorso continui e si approfondisca!