Gli studenti del Monti il 31 gennaio hanno potuto riflettere sulla drammatica situazione dei cristiani in Iraq attraverso la testimonianza della dott.ssa Senaa, irachena che ha raccontato delle persecuzioni che gran parte del suo popolo sta vivendo a causa dell’avanzamento del Califfato nell’area mediorientale, persecuzione che colpisce anche  gli Yazidi e i musulmani sciiti.

Attraverso video e foto la testimonianza ha messo in evidenza la drammatica condizione di vita di questo popolo e ha sollecitato i giovani a non rimanere indifferenti  ma ad acquisire consapevolezza  dei problemi  internazionali e ipotizzare percorsi di solidarietà.

A seguire, hanno  raccontato la loro storia alcuni studenti  della Swap della Università  Cattolica di Milano - associazione che persegue il dialogo e la collaborazione tra persone di tradizione e religione diversa- esempio concreto di una possibile amichevole convivenza. Dal racconto del lavoro dell’Associazione in università  si è messo in evidenza la possibilità di una “interazione” fra persone diverse per religione e cultura che però possono convivere proficuamente quando non si lascia filtrare una ideologia che veda l’ "altro” come un nemico quanto piuttosto come compagno di strada meritevole di rispetto in quanto persona; si è così superata l’empasse culturale che accentuando il valore dell’integrazione penalizza gli aspetti propri di ciascuna identità soprattutto quelli di una Europa in crisi di valori.

Il progetto “Porte aperte alla contemporaneità”, di cui l’iniziativa in programma fa parte, ha avuto, nella parte fin qui realizzata, come obiettivo  proprio l’apertura della scuola ai temi che attraversano anche così drammaticamente la società, per educare le nuove  generazioni a cimentarsi in giudizi storici, partendo dalla conoscenza offerta dalle stesse discipline scolastiche.