Oggetto: utilizzo personale ata in occasione di nevicate

E’ noto che, in caso di abbondanti nevicate, quali sono state quelle di questi giorni, il sindaco o il prefetto possano disporre la chiusura delle scuole o, alternativamente, la sospensione delle lezioni. L’utilizzo dell’una o dell’altra formulazione non è indifferente, in quanto nel secondo caso il personale ata è tenuto a recarsi al lavoro, mentre nel primo no, senza in ogni caso che venga a determinarsi un recupero della prestazione, trattandosi di causa di forza maggiore. Ciò è quello che prevede l’art 1256 del Codice Civile.

Ci preme però sottolineare come un’ordinanza di sola sospensione delle lezioni venga a costituire una palese discriminazione nei riguardi del personale ata.

Nelle recenti giornate è però accaduto anche di peggio e vogliamo fare due esempi.

Per giovedì 1 marzo, i comunicati dell’Unione dei comuni della Bassa Romagna, diversamente, ad esempio, da quelli del comunicato del comune di Ravenna, esplicitavano che si era in presenza di chiusura delle scuole (tant’è che per la giornata successiva la dizione veniva mutata). Ciò nonostante ci risulta che diffusamente sia stato richiesto al personale ata di presentarsi a scuola o d prendere una giornata di ferie. Riteniamo questa prassi del tutto illegittima.

Ci è stato inoltre segnalato che in alcune scuole sono state impartite disposizioni ai collaboratori scolastici di provvedere alla pulizia degli ingressi e dei cortili. A tale proposito si ritiene utile rammentare che tali disposizioni risultano improprie, poiché, vista l’eccezionalità degli eventi atmosferici la prestazione lavorativa richiesta non può configurarsi come “ordinaria pulizia”.

Si precisa inoltre che l’espletamento delle mansioni di cui sopra ed altre similari può mettere a serio repentaglio l’incolumità dei lavoratori, specie se sprovvisti di attrezzature idonee e privi di appositi presidi di sicurezza e protezione.